C’abbiamo quattro donne su dieci in classifica quest’anno, perché i diritti si misurano a numeri quest’anno.
C’abbiamo Camilleri con Montalbano al primo posto, perché se lo merita e la Auci perché la storia della famiglia Florio ci appassiona e la Ferrante con le sue ragazze che diventano donne.
C’abbiamo Carofiglio coi suoi due gialli Fenoglio in pensione e Guerrieri che la giustizia funziona a fatica e il Rocco Schiavone di Manzini.
C’abbiamo Scurati perché ogni scusa è buona per parlare del Duce e del fascismo e poi c’abbiamo le perle: le corna della De Lellis e le coppie tanto carine di Fabio Volo che scoppiano con speranza.
E per i bambini non c’è niente? Me contro te, campioni social, con pagine da colorare e completare.
Non abbiamo nessun autore internazionale, che ce ne facciamo degli stranieri?
Ci bastiamo autarchicamente da soli!